Ci sono circa 800 siti della Sardegna chiamati Tombe dei Giganti perché pare siano stati ritrovati, al loro interno, resti di ossa molto più grandi di quelle di un comune essere umano (da qui varie leggende vogliono spiegare l’esistenza di tali Giganti che avrebbero spostato queste pietre grandissime con molta facilità rispetto ai comuni abitanti preistorici), erano delle tombe circondate da megaliti, luoghi di culto dove probabilmente avvenivano riti funebri. Sarebbe impossibile elencare tutti i siti dove poterli vedere da vicino, ma possiamo nominarne alcuni tra i più caratteristici: Capichera e Li Lolghi e Coddu Vecchju ad Arzachena, Pascaredda a Calangianus, Mont’e s’Abe a Olbia, Madau a Fonni, Tamuli a Macomer, Aiodda a Nurallao, Sa Domu ‘e S’Orcu a Siddi, Barrancu Mannu a Santadi, Su niu de su Crobu a Sant’Antioco e San Cosimo a Gonnosfanadiga e la più antica tomba dei giganti esistente in Sardegna che è Su Cuaddu de Nixias a Lunamatrona.
Arianna Basciu – Contributing Writer